Si trattava di una piccola struttura a pianta quadrangolare con un ponte levatoio posizionato su di un fossato e una torre posizionata a Nord. Distrutto dal terremoto del 1125 venne ricostruito pochi anni dopo e ampliato poi nel XV secolo; durante questi lavori furono innestate quattro torri angolari cilindriche a base lievemente scarpata con interposte cortine murarie in pietrame misto legato a forte malta cementizia. Verso la metà del XVI secolo, la struttura perse l’originaria destinazione militare per assumere quella di residenza. Il castello è stato sede dei feudatari delle famiglie Bonito, Orsini, D’Aquino, Pisanello e Garofalo. Oggi restano solo due torri visibili, le altre furono demolite dai sismi del 1702 e del1980. Dopo questi eventi il castello venne danneggiato in maniera evidente tanto da non riuscire più a recuperare le sue fattezze originarie, infatti, alcune parti della fortificazione sono state riedificate mentre altre sono state inglobate ad altre costruzioni limitrofe modificandone per sempre l’aspetto.
All’interno della torre che si apre su piazza del Municipio, si conservano lungo le pareti circolari e l’ampio soffitto ligneo antiche pitture di probabile epoca seicentesca.
Nel 1829 fu venduto a privati.